Salame Napoli richiamato per rischio salmonella

Il Ministero della Salute ha diramato un avviso di richiamo per quattro lotti di Salame Napoli per la possibile presenza di Salmonella Spp.

Ancora un allarme per possibile rischio salmonella spp negli alimenti, questa volta riguarda il "Salame Napoli” venduto in confezioni dal peso di 80 g. commercializzato del Salumificio Volpi. Il richiamo riguarda i quattro lotti: L231220, L231227, L240103, L240105, con scadenze a febbraio nei giorni 08/15/22/24 e prodotto da Salumificio Volpi S.p.A. nello stabilimento sito in via Roma 41, 25060 Collebeato (BS).

Se avete in casa uno dei lotti segnalati, non consumatelo ma restituitelo al punto vendita per ottenere la sostituzione o il rimborso.

Salmonella spp – salmonella

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. Le salmonelle non tifoidee (spp), sono responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario). I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni. Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero. Le salmonellosi nell’uomo possono anche causare lo stato di portatore asintomatico.