Richiamo per il “Salame Stagionato” del “Salumificio Colli”

Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo per il “Salame Stagionato” del “Salumificio Colli” a causa di un rischio biologico (Salmonella Typhimurium).

Il Ministero della Salute ha emanato un richiamo riguardante il “Salame Stagionato” del “Salumificio Colli” (vedi qui) per rischio biologico (positività alla Salmonella Typhimurium).

Il richiamo riguarda il “Salame Stagionato” prodotto dal SALUMIFICIO COLLI di Colli Carlo & C. snc, in via Fratta 10/A – 42020 San Polo d’Enza (RE), in confezioni da 400/600 – 800/1000 g, lotto 13092022, marchio di identificazione dello stabilimento IT 9 729 L CE.

I consumatori che hanno acquistato il prodotto sono pregati di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita.

Salmonella Typhimurium – salmonella

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. Le infezioni provocate da salmonella si distinguono in forme tifoidee (S. typhi e S. paratyphi, responsabili della febbre tifoide e delle febbri enteriche in genere), in cui l’uomo rappresenta l’unico serbatoio del microrganismo, e forme non tifoidee, causate dalle cosiddette salmonelle minori (come S. typhimurium e la S. enteritidis), responsabili di forme cliniche a prevalente manifestazione gastroenterica. Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici e da cortile (polli, maiali, bovini, roditori, cani, gatti, pulcini) e selvatici, compresi i rettili domestici (iguane e tartarughe d’acqua). I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati (come carne, uova e latte consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.

Sono particolarmente suscettibili all’infezione da salmonella i soggetti:

  • affetti da acloridria (disfunzione dell’apparato digerente, consistente nell’assenza di acido cloridrico nel succo gastrico) e da malattie neoplastiche
  • in terapia con farmaci anti-acido, in pregressa o concomitante terapia antibiotica ad ampio spettro, e/o in terapia immunosoppressiva
  • che hanno subito interventi chirurgici a carico dell’apparato gastrointestinale.

La gravità della malattia è in relazione al sierotipo infettante, al numero di microrganismi ingeriti e a fattori di resistenza del paziente. In particolare, a livelli di acidità gastrica ridotti corrispondono maggiori probabilità di manifestare diarrea. Ai germi che non vengono neutralizzati dalla secrezione acida dello stomaco. l’intestino umano risponde con una reazione infiammatoria che provoca il fenomeno diarroico.

Soggetti a rischio sono anziani, bambini e donne in gravidanza, ma anche individui affetti da anemia falciforme e Hiv. Per questi ultimi l’infezione da salmonella si manifesta anche con ricorrenti episodi di setticemia non tifoidea.