Nuova legge europea contro il greenwashing e le informazioni ingannevoli

Il 20 febbraio scorso il Consiglio UE ha dato il via libera alla direttiva emanata dal Parlamento europeo a metà gennaio che mira a migliorare l'etichettatura dei prodotti e vieta l'uso di dichiarazioni ambientali fuorvianti.

Pubblicità più chiara e attendibile. Le nuove regole mirano a rendere l'etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l'uso di indicazioni ambientali generiche come "rispettoso dell'ambiente", “rispettoso degli animali”, “verde”, "naturale", "biodegradabile", "a impatto climatico zero"; o "eco" se non supportate da prove.

Verrà inoltre regolamentato anche l'uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro nell'Unione Europea saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche. Inoltre, la direttiva vieterà le dichiarazioni che suggeriscono un impatto sull'ambiente neutro, ridotto o positivo in virtù della partecipazione a sistemi di compensazione delle emissioni.

La durabilità al primo posto. Un altro importante obiettivo della nuova legge è far sì che produttori e consumatori siano più attenti alla durata dei prodotti. In futuro, le informazioni sulla garanzia dovranno essere più visibili e verrà creato un nuovo marchio per dare maggiore risalto ai prodotti con un periodo di garanzia più esteso.

Le nuove norme deliberate dal Parlamento europeo vietano anche le indicazioni infondate sulla durata (ad esempio, dichiarare che una lavatrice durerà per 5.000 cicli di lavaggio, se ciò non è esatto in condizioni normali), gli inviti a sostituire i beni di consumo prima del necessario e le false dichiarazioni sulla riparabilità di un prodotto.

“Questa legge cambierà il quotidiano di tutti gli europei! Ci allontaneremo dalla cultura dello scarto, renderemo più trasparente il marketing e combatteremo l'obsolescenza prematura dei beni”, ha affermato Biljana Borzan, relatrice della direttiva. “Le persone potranno scegliere prodotti più durevoli, riparabili e sostenibili grazie ad etichette e pubblicità affidabili. Soprattutto, le aziende non potranno più ingannare le persone dicendo che le bottiglie di plastica sono buone perché l'azienda ha piantato alberi da qualche parte o dire che qualcosa è sostenibile senza spiegare come. Questa è una grande vittoria per tutti noi!”.

Quando sarà operativa in tutti gli stati dell’Unione europea? Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio UE, la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Gli Stati membri, quindi anche l’Italia, avranno 24 mesi di tempo per farla propria.

di Giorgio Vincenzi