Date accensione riscaldamento in Veneto

Lo scorso anno il decreto dell’allora ministro Cingolani aveva abbassato per legge di un grado la temperatura in casa, ritardato le date di accensione dei termosifoni, accorciando il periodo di esercizio e le ore giornaliere di funzionamento. Quest’anno, si ritorna alla normalità.

L’autunno 2023 è arrivato e le temperature stanno scendendo, e in alcune zone è già possibile accendere il riscaldamento. Le regole, dopo la parentesi del decreto Cingolani, sono quelle del Decreto del Presidente della Repubblica del 26 agosto 1993 n. 412. L’Italia è divisa in 6 zone, in ciascuna ci sono date di accensione e spegnimento dell’impianto di riscaldamento e sono regolate anche le ore giornaliere massime consentite.

Le zone climatiche in Italia

a) Zona A: ore 6 giornaliere dal 1° dicembre al 15 marzo;

b) Zona B: ore 8 giornaliere dal 1° dicembre al 31 marzo;

c) Zona C: ore 10 giornaliere dal 15 novembre al 31 marzo;

d) Zona D: ore 12 giornaliere dal 1° novembre al 15 aprile;

e) Zona E: ore 14 giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile;

f) Zona F: nessuna limitazione.

Nella nostra regione le provincie di Venezia, Rovigo, Padova e Treviso sono in zona climatica E, la provincia di Belluno in zona climatica F, mentre le provincie di Verona di Vicenza sono prevalentemente in zona climatica E ma con qualche eccezione in F e Brenzone sul Garda in D.

Attenzione perché in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l’accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati al decreto, purché per una durata giornaliera ridotta.

I valori di temperatura dell’aria sono per le case 20 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili da 18 gradi. I gradi di tolleranza sono più o meno 2 gradi.

Le riduzioni hanno delle esenzioni; in particolare non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili.

Lo scorso anno Enea aveva pubblicato un vademecum con le indicazioni essenziali per impostare correttamente la temperatura di riscaldamento, il documento può essere ancora utile e si può scaricare a questo indirizzo qui.