Bonus trasporti ultime occasioni per ottenerlo, il portale riapre alle ore 8,00 del 1° ottobre

I fondi del bonus trasporti si sono esauriti, per questo motivo l’ultimo CDM ha stanziato ulteriori 12 milioni di euro. 

Il portale per fare domanda è bloccato ma riapre alle ore 8,00 del 1° ottobre per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus, richiesti nel mese di settembre 2023, e probabilmente per i nuovi fondi.

Il bonus trasporti ha avuto successo, infatti i fondi si sono esauriti ai primi di agosto (vedi articolo) con la chiusura del portale. Poi si è riaperto il primo settembre per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di agosto 2023.

Inoltre l’ultimo CDM, ha stanziato ulteriori 12 milioni di euro (clicca qui) che si aggiungono ai 100 milioni iniziali.

Adesso si riparte per usufruire degli eventuali residui generati dal mancato utilizzo di bonus richiesti nel mese di settembre 2023 e probabilmente dei nuovi 12 milioni di fondi stanziati, però attenzione è meglio essere pronti all’apertura del portale cioè alle ore 8,00 del primo ottobre perché i fondi potrebbero terminare in poco tempo.

Chi può richiedere il Bonus Trasporti a partire dal 1° ottobre

Il Bonus è riconosciuto esclusivamente alle persone fisiche che nell’anno 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20 mila euro. Attenzione perché il reddito è personale, questo significa che in una famiglia, anche se i genitori superano entrambi i 20mila euro, la domanda per i figli a carico può essere fatta ugualmente.

Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere, nel limite massimo di 60 euro, ed è utilizzabile per l’acquisto di abbonamenti annuali o mensili relativi ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Restano esclusi i servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium, working area e business salottino.

Il buono trasporti è nominativo e non cedibile a terzi, inoltre non costituisce reddito imponibile per il beneficiario e non rientra nel calcolo ISEE.

Attenzione, se in famiglia vengono acquistati due abbonamenti (ad es. per i figli) è possibile richiedere due buoni però è necessario fare due domande distinte.

Il portale per ottenere il bonus si trova a questo indirizzo: vedi qui. Per accedere è necessario essere in possesso di SPID o CIE. Bisogna fornire le necessarie dichiarazioni sostitutive di autocertificazione e indicare l’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, nonché il gestore del servizio di trasporto pubblico. Alla fine del processo si otterrà un codice da mostrare al momento dell’acquisto.

Il buono è spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico e deve essere utilizzato entro il mese di emissione presentandolo alle biglietterie del gestore del servizio di trasporto pubblico selezionato; il quale a sua volta accede al portale verificandone la validità. In caso positivo viene subito rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore provvede a registrare sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito dal beneficiario stesso.

Le domande saranno accettate in ordine cronologico fino all’esaurimento dell’importo residuo.

Ricordiamo che se l’importo dell’abbonamento è superiore ai 60 euro oppure non se ne ha diritto, si può sempre ricorrere, in sede di dichiarazione dei redditi il prossimo anno, alla detrazione del 19% con un limite massimo di 250 euro. L’agevolazione riguarda sia le spese sostenute direttamente, sia per conto dei familiari fiscalmente a carico.