Richiamata la Robiola di Eros

Richiamata la Robiola di Eros di pura capra a latte crudo per una contaminazione da Escherichia coli, un elemento che è produttore di tossina di Shiga. Se avete in casa una confezione del lotto segnalato non consumatela.

Il richiamo riguarda la “Robiola di Eros di pura capra a latte crudo” venduta con il marchio “La Casera srl” lotto 23/1007- 3970 scadenza 05/08/2023 venduta in confezioni da 0,250 kg e prodotta da La Casera srl nello stabilimento di Via Vidic, 28923 Trobaso VB.

Il prodotto non deve essere consumato ma le confezioni devono essere riconsegnate presso il punto vendita per ottenere il rimborso anche in caso di assenza di scontrino.

Escherichia coli produttori di Shiga-Tossina (STEC) (Escherichia coli)

Escherichia coli (E. coli) è un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, famiglia che include un numero ampio di specie batteriche (es. Salmonella, Klebsiella, Yersinia ecc.), il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di altri animali. Alcuni ceppi di E. coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica. Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente soprattutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale.

I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC, frequentemente presenti anche in altri ruminanti domestici e selvatici (pecore, capre, cervi, caprioli, ecc), spesso senza causare alcun sintomo di malattia evidente.

Modalità di trasmissione

L’infezione si trasmette all’uomo tramite il consumo di alimenti e tramite acque contaminate da materiale fecale proveniente da animali portatori, ma anche il contatto diretto con animali infetti, ad esempio negli allevamenti, può rappresentare un momento di rischio per un’eventuale trasmissione del batterio.

Gli alimenti maggiormente imputati sono i seguenti:

  • carne cruda e preparazioni a base di carne di bovino (esempio hamburger) poco cotte, in questo caso il momento della contaminazione è rappresentato maggiormente dalla fase di macellazione;
  • latte crudo non pastorizzato;
  • prodotti lattiero-caseari, qualora preparati con latte non pastorizzato;
  • vegetali non sottoposti a cottura (es. germogli).