Reddito di Cittadinanza, in arrivo altri 33 mila sms

E’ in arrivo la seconda ondata di sms che comunicano la sospensione del Reddito di Cittadinanza. Con la prima ondata in Veneto sono stati 1.702, al 16 agosto, i sospesi dal Reddito di Cittadinanza.

Dal 1° settembre si apre la possibilità di ottenere Supporto per la Formazione e il Lavoro, tramite il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

La legge di bilancio 2023 n. 197/2022 ha abolito, dal primo gennaio 2024, il Reddito di Cittadinanza che viene sostituito da due misure: l’Assegno d’inclusione e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Quest’ultimo parte dal 1° settembre 2023, per andare a regime il prossimo anno.

Le famiglie sono state suddivise in due gruppi:

  1. con componenti disabili o minori o over 60, con ISEE fino a 9360 euro annui;
  2. composte solo da soggetti “occupabili” che possono lavorare (tra i 18 e i 59 anni) con ISEE fino a 6000 euro annui.

In seguito il cd Decreto Lavoro (DL 48/2023) ha stabilito che:

  1. le famiglie appartenenti al gruppo 1 riceveranno il RDC fino al 31 dicembre. A partire dal 1° gennaio 2024 potranno fare richiesta di Assegno di Inclusione (art 1 DL 48/2023) per la durata 18 mesi rinnovabili;
  2. le famiglie del gruppo 2 cesseranno di ricevere il RDC dal 31 luglio 2023 (o fino al 31 dicembre 2023 ma con il limite massimo di 7 mensilità) e se non sono già prese in carico dai servizi sociali in percorsi di formazione o orientamento, dovranno richiedere il Supporto Formazione e Lavoro con durata massima 12 mesi. L’Inps ha precisato che “la presa in carico da parte dei servizi sociali non riguarda tutti coloro che hanno già fruito delle sette mensilità del reddito di cittadinanza, ma solo chi si trova in una situazione di particolare disagio sociale e che sia difficilmente inseribile in un percorso di attivazione lavorativa. Per loro è possibile iniziare o proseguire un percorso già avviato con i servizi sociali e, se presi in carico dai servizi sociali attraverso l’avvio con l’analisi preliminare della definizione del percorso di inclusione sociale, potranno continuare a ricevere il beneficio fino a dicembre 2023. A loro, come anche ai nuclei di percettori di Rdc, al cui interno vi siano persone disabili, minorenni, ultrasessantenni, è potenzialmente destinata la nuova misura dell’assegno di inclusione (ADI), a decorrere dal 1° gennaio 2024, quale misura di contrasto alla povertà, fragilità ed esclusione sociale”.

I soggetti occupabili

Per i soggetti occupabili dal 1° settembre 2023, è stata istituita la nuova misura del Supporto per la Formazione e per il Lavoro (SFL). Questa misura si propone di individuare percorsi di formazione e lavoro e prevede anche la messa a disposizione di un sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro allo scopo di agevolare l’occupazione. È questo il vero obiettivo della misura che prevede anche il riconoscimento di un beneficio economico, di durata limitata, ma solamente come accompagnamento durante tale percorso.

All’avvio della frequenza ai percorsi di formazione o delle altre iniziative di attivazione, per la loro durata, verrà erogato il beneficio dei 350 euro mensili previsti dal Supporto per la Formazione e Lavoro per un massimo di dodici mensilità.

I disoccupati che sono stati già avviati ai Centri per l’impiego e siano già inseriti nei programmi nazionali per la Garanzia occupabilità lavoratori (GOL) o in progetti utili alla collettività oppure in altre iniziative di attivazione potranno proseguire nel loro percorso, che potrà portare al riconoscimento del beneficio connesso alla misura del Supporto per la formazione e il lavoro.

Supporto per la Formazione e il Lavoro: dal 1° settembre le domande

Per accedere al Supporto per la Formazione e il lavoro, oltre alla presentazione della domanda, è necessario:

  • sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD);
  • contattare almeno tre agenzie per il lavoro;
  • sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato;
  • avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.

L’infrastruttura tecnologica è il Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL), dal 1° settembre, è dedicata a coloro che non percepiranno più il Reddito di Cittadinanza e, in tempi brevi, a chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro o desidera reinserirsi.

Ma permetterà di gestire anche la misura dell’Assegno di Inclusione (ADI), in vigore da gennaio 2024, destinata ai nuclei in cui siano presenti almeno un minore, un disabile, un over 60 o un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali.

A breve saranno disponibili le istruzioni operative che consentiranno di fare domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro e accedere alla piattaforma SIISL.

Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si trovano le indicazioni per la gestione della fase transitoria: vai al sito.