Eurovita, il caso anche nella relazione Ivass

Nelle considerazioni del Presidente Ivass Signorini, durante la presentazione della “Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2022”, si ripercorre la storia di Eurovita, la società commissariato lo scorso 31 gennaio. Inoltre Signorini auspica che un accordo sia trovato nel più breve tempo possibile e che questo consenta di salvaguardare pienamente i diritti degli assicurati.

Il Presidente dell’Ivass ripercorre le tappe della vicenda di Eurovita: "una compagnia di medie dimensioni caratterizzata da specifiche debolezze (inadeguata gestione dei rischi, limitata dotazione di capitale, disimpegno degli azionisti) emerse in seguito all’azione di vigilanza cartolare e ispettiva, debolezze che nelle mutate condizioni di mercato ne hanno determinato la crisi. Nel luglio del 2022, in seguito a un accesso ispettivo che ha tra l’altro fatto rilevare la sovrastima dei fondi propri e la determinazione non corretta del requisito di solvibilità, abbiamo richiesto un radicale cambio della governance, nonché un rafforzamento patrimoniale, da realizzare attraverso l’immissione di mezzi propri, a cui l’azionista non ha dato tempestivo seguito; né si è concretizzata la ricerca di un compratore. In assenza di concrete iniziative di risanamento, e in considerazione delle gravi violazioni delle disposizioni che regolano l’attività delle imprese di assicurazione e dell’urgenza di prevenire un ulteriore deterioramento della situazione aziendale, il 31 gennaio di quest’anno abbiamo nominato un commissario per la gestione provvisoria. Il 6 febbraio, rilevando un rapido incremento dei riscatti, abbiamo adottato un provvedimento di sospensione degli stessi per salvaguardare la stabilità dell’impresa e tutelare nella sostanza le ragioni di tutti gli assicurati. Su nostra proposta, il 29 marzo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy ha disposto l’amministrazione straordinaria della compagnia; abbiamo contestualmente prorogato fino al 30 giugno la sospensione dei riscatti, per consentire l’ordinata gestione della fase commissariale e accompagnare la ricerca di una soluzione di mercato”.

Secondo Santoliquido: ” Si sta delineando, come è noto, una via d’uscita di mercato che vede coinvolto un gruppo di banche e assicurazioni. Come supervisori abbiamo fornito, in stretto raccordo con le autorità di Governo, il nostro contributo tecnico per la definizione di una soluzione sostenibile, robusta, equilibrata, compatibile con il quadro normativo di riferimento. Le negoziazioni sono in corso; auspico che possa essere raggiunto nel più breve tempo possibile un accordo che consenta di salvaguardare pienamente i diritti degli assicurati, di mostrare determinazione nell’affrontare una situazione del tutto nuova e inattesa e di dare un segnale forte di solidità e capacità di reazione, a beneficio della stabilità del sistema nel suo complesso e della fiducia che i cittadini vi ripongono”.

La riunione con le associazioni di consumatori

Lo scorso 7 giugno si è svolto l’atteso incontro con l’Amministratore straordinario di Eurovita, Alessandro Santoliquido, con Adiconsum e le altre Associazioni Consumatori del CNCU (Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti) a pochi giorni ormai dalla data del 30 giugno indicata come fine della sospensione dei riscatti delle polizze da parte dei possessori. Vediamo com’è andato l’incontro e che cosa è emerso.

Che cosa ha detto l’Amministratore straordinario

L’Amministratore straordinario ha ribadito che in nessuna delle ipotesi di chiusura della vicenda, anche la peggiore, è prevista una perdita significativa per i sottoscrittori delle polizze, avendo rilevato una buona qualità degli attivi, caratterizzati da investimenti in titoli di stato (italiani ed esteri) con alto rating in termini di merito creditizio. Entro la fine del mese di giugno, comunque, sarà richiesta ad IVASS la proroga di almeno un altro mese dell’attuale blocco dei riscatti per motivi “tecnici”, legati alla predisposizione delle procedure di ristoro; poi necessiteranno altri 2/3 mesi per darne concreta attuazione, arrivando di fatto a fine settembre.

L’aspetto rilevante dell’incontro riguarda l’ipotesi di soluzione prospettata, ossia che le 5 compagnie più importanti del sistema assicurativo (IntesaVita, PosteVita, Generali, Unipol, Allianz), intervengano per ricapitalizzare Eurovita e procedere, in una seconda fase, al riparto del patrimonio (con esclusione delle UNIT LINKED).

Altro impegno importante assunto dall’Amministratore straordinario riguarda la richiesta a IVASS, della deroga al blocco dei riscatti per i risparmiatori delle zone alluvionate, nel caso volessero valorizzare quanto investito.

Inoltre, per tutti coloro che hanno in essere il pagamento dei premi ricorrenti, viene data la possibilità di sospendere il pagamento senza oneri e penalità, riprendendo i versamenti in un altro momento.

In caso invece di polizza temporanea caso morte, siccome la compagnia interviene in caso di sinistro, il cliente dovrà continuare a pagare il premio.

Altro aspetto fortemente ribadito al commissario è che, subentrando nei contratti assicurativi compagnie primarie, si pongano le basi affinché da subito i risparmiatori vengano adeguatamente informati sulla propria posizione, sull’opportunità o meno di procedere ad eventuali riscatti, andando incontro a pressoché certe minusvalenze rivenienti dai continui incrementi dei tassi da parte della BCE.

Che cosa ha ribadito Adiconsum

Adiconsum ha posto l’improrogabile necessità di ottenere garanzie sulle prestazioni agli assicurati, di capire come garantire ai sottoscrittori di unit linked l’operatività della piattaforma di Eurovita, di conoscere il dettaglio e la composizione delle gestioni separate, di concretizzare le diverse manifestazioni di interesse, mettendo definitivamente in sicurezza i 350 mila risparmiatori che hanno sottoscritto le polizze della compagnia.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, abbiamo ribadito che nel momento in cui il cliente dovesse decidere di chiedere il riscatto della polizza, essendoci anche diverse banche che hanno distribuito i prodotti Eurovita, le stesse possano trovare una soluzione. L’operazione potrebbe convenire anche alle banche coinvolte per rinnovare il legame fiduciario con la propria clientela. Bisognerà però trovare una soluzione specifica che consenta al risparmiatore di riscattare senza far emergere le minusvalenze latenti maturate nelle gestioni separate.

Inoltre, le banche potrebbero anche decidere di concedere, al risparmiatore che lo richiedesse, un finanziamento con la polizza a garanzia di quanto erogato.

IMPORTANTE: Nel frattempo, invitiamo i risparmiatori interessati a recarsi presso gli sportelli di Adiconsum per conoscere le ricadute sui sottoscrittori delle polizze, dell’eventuale cessione della compagnia ed i rischi che possono correre legati alle vicende di EUROVITA.

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