Antitrust sanziona Servizio Energetico Italiano per attivazioni non richieste di fornitura luce e gas

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato Servizio Energetico Italiano perché da luglio 2022 la società ha concluso contratti e attivato forniture non richieste in assenza della sottoscrizione o del consenso da parte del consumatore, peraltro richiedendo il pagamento di corrispettivi non dovuti.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 900 mila euro a Servizio Energetico Italiano. L’istruttoria dell’Antitrust ha infatti permesso di accertare che, da luglio 2022, la società ha concluso contratti e attivato forniture non richieste in assenza della sottoscrizione o del consenso da parte del consumatore, peraltro richiedendo il pagamento di corrispettivi non dovuti.

La maggior parte delle molte denunce ricevute riferisce che SEI procede alla conclusione di contratti e all’attivazione di forniture di energia elettrica e/o gas naturale senza avere preventivamente acquisito il consenso del consumatore, utilizzando il canale teleselling come modalità di contatto quasi esclusiva e, in misura di gran lunga minore, la vendita a domicilio.

In molti casi, nonostante la palese assenza di consenso e/o la contestazione dell’ANR da parte dei consumatori, SEI ha insistito nell’esigere il pagamento dei corrispettivi, talvolta inviando solleciti di pagamento nonostante avesse già riconosciuto al cliente la fondatezza del reclamo e la propria volontà di applicare, conseguentemente, l’articolo 66 quinquies del Codice del consumo.

Tali attivazioni hanno coinvolto anche soggetti fragili, come desumibile, ad esempio, dalla segnalazione inviata dal Difensore civico regionale della Liguria, relativa alle istanze di annullamento di forniture non richieste con decorrenza luglio 2022, reiterate da un’amministratrice di sostegno a tutela del proprio assistito. Inoltre, nel caso di alcuni consumatori, l’attivazione non richiesta ha fatto seguito a precedenti analoghe attivazioni da parte della società Facile Energy S.r.l. 24, il cui socio unico e la cui amministratrice unica coincidono con quelli di SEI.

AGCM ha aperto un procedimento, nel corso del quale si sono trovate conferme riguardo alle due condotte individuate:

  • conclusione di contratti e attivazione di forniture non richieste, in assenza della sottoscrizione o del consenso del consumatore, unitamente alla richiesta di pagamento di corrispettivi non dovuti;
  • omesso o tardivo invio della documentazione contrattuale e nell’imposizione di ostacoli all’esercizio del diritto di ripensamento.    

Cinque consigli per evitare l'attivazione telefonica di contratti luce e gas

  1. Prendete l’abitudine di non dire facilmente “SI” al telefono. La maggior parte delle chiamate iniziano con “Buongiorno, è lei il signor Mario Rossi?” e siamo portati naturalmente a rispondere si, ma come documentato anche da alcune trasmissioni televisive, quel SI pronunciato ingenuamente potrebbe essere usato in registrazioni artefatte e montate in maniera fasulla come consenso all’accettazione delle clausole di un contratto. Prendete l’abitudine di usare un’altra formula, del tipo “Mi Dica” o “ Con Chi Parlo?” quando vi chiedono se siete voi a rispondere. Nel tempo vi accorgerete che molti di questi Call Center mettono giù il telefono da soli quando non gli rispondete “si” alla prima domanda. La registrazione della telefonata è uno strumento che deve servire a tutelare i clienti e, infatti, gli operatori telefonici seri ed onesti avvisano quando si procederà alla registrazione telefonica e metteranno a disposizione tale registrazione quale garanzia che si sta effettivamente sottoscrivendo quanto dichiarato durante la telefonata. Anzi, durante la registrazione, vi suggeriamo di far ripetere all’operatore quanto vi ha promesso in termini di condizioni contrattuali.
  2. Cercate di capire con chi siete realmente al telefono. Prima di dare dei vostri dati, chiedete sempre all’operatore di qualificarsi completamente. Se dice di chiamarvi dal vostro fornitore e non conosce il nome del vostro fornitore o dice genericamente che chiama dal fornitore nazionale allora state sicuri che si tratta di una truffa. Se dice di chiamare dalla vostra zona, chiedetegli di quale zona state parlando. Nella maggior parte dei casi non saprà rispondervi e voi capirete che si tratta di un truffatore. Spacciarsi per chi non si è realmente è un palese comportamento truffaldino. Anche se l’offerta poi proposta fosse effettivamente valida (ndr: se fosse valida, non userebbero escamotage e sotterfugi), usare l’inganno per proporla è una pratica assolutamente scorretta. Voi dovete essere sempre consapevoli di chi avete dall’altro capo del telefono, in modo da avere un interlocutore chiaro a cui fare riferimento anche in un secondo momento, magari in caso di problemi.
  3. Non cedete facilmente ai ricatti. Come detto inizialmente, molti di questi call center adottano sempre più spesso tattiche aggressive o ricattatorie. Un ingenuo cittadino può sentirsi dire “si sbrighi che non ho tempo da perdere”, “peggio per lei se non vuole il rimborso, è solo lei che ci rimette”, “se non cambia tariffa le stacchiamo la luce/il gas”, “se non mi da tutti i dati le attivo la tariffa più costosa”, “poi vedrà a fine mese in bolletta e vediamo se avrà ancora voglia di sorridere”, ecc… Le frasi che potrete sentire sono le più disparate. Non fatevi intimorire da questi atteggiamenti aggressivi. Un operatore vero non si comporterebbe mai in questo modo. In ogni caso, ricordate sempre che non ci sono scadenze improrogabili e, se proprio avete paura che ci possano essere dei disservizi, chiudete la chiamata con il Call Center e chiamate voi il vostro fornitore ai numeri ufficiali che trovate in bolletta. Solo così sarete certi di parlare davvero con il vostro fornitore e sarete voi a fare le domande e non a subire la conversazione.
  4. Se ormai avete capito che siete di fronte ad un truffatore, siate diretti e risoluti: chiedete come fanno ad essere in possesso dei vostri dati e, se mai vi rispondessero, fate espressa richiesta di rimuovere i vostri dati personali dai loro sistemi con decorrenza immediata, ribadendolo comunque ad ogni chiamata. Da cellulare potrete bloccare facilmente il numero, da fisso, soprattutto con gli apparecchi più datati, diventa impossibile.
  5.  Avere il controllo delle Proprie utenze di Luce e Gas. Se siete voi a prendere l’iniziativa e avete attivato una tariffa conveniente, magari con un prezzo bloccato per 12 mesi, sarete più immuni al fascino delle eventuali “offerte” telefoniche. Quando sapete bene chi è il vostro fornitore, non potranno ingannarvi spacciandosi per chi non sono..