Antitrust multa Axpo Italia per attivazione forniture non richieste

L’Autorità Garante del Mercato e della Concorrenza, sanziona con 1 milione di euro la società Axpo Italia attiva nella vendita di gas naturale e di energia elettrica a clienti finali nel mercato libero con il brand Pulsee 100% digital.

L’Antitrust ha acceso i fari sui comportamenti posti in essere di Axpo Italia, consistenti nella promozione e successiva conclusione di contratti e attivazione di forniture di energia elettrica e/o gas naturale non richieste sul mercato libero, prevalentemente tramite agenzie che operano con negozi, porta a porta e contatti telefonici (telemarketing).

Dal mese di settembre 2021 sono pervenuti all’Antitrust numerosi reclami da parte di consumatori che hanno lamentato l’attivazione di contratti non richiesti da parte di AXPO attraverso i propri Agenti/procacciatori, anche sulla base di informazioni ingannevoli e/o omissive.

  1. In particolare, dalla quasi totalità delle denunce risulta che, nell’ambito della vendita dei servizi di fornitura di energia elettrica e/o gas, effettuata a distanza, gli Agenti non avrebbero informato i consumatori in modo chiaro e comprensibile, prima che gli stessi fossero vincolati contrattualmente, circa l’identità del Professionista, le caratteristiche e il prezzo dell’offerta, fornendo informazioni non rispondenti al vero, inesatte o fuorvianti circa lo scopo delle chiamate e le obbligazioni nascenti dal contratto.
  2. Inoltre, sempre secondo quanto denunciato da consumatori, gli Agenti di vendita di cui si avvaleva AXPO avrebbero contrattualizzato gli utenti qualificandosi come associazioni di consumatori o come Agenti di altri fornitori dichiarando che AXPO era stata incaricata dagli stessi di subentrare per un breve periodo nel rapporto di fornitura, garantendone la prosecuzione in presenza di difficoltà di natura tecnica insorte a carico dell’originario fornitore.
  3. In particolare, le istruttorie hanno messo in luce come già dal giugno 2021 centinaia di consumatori che avevano chiesto di passare ad altri operatori venivano indebitamente “dirottati” ad AXPO, da parte degli Agenti, sulla base di informazioni ingannevoli.

In molti casi i consumatori denunciano di non aver ricevuto alcuna documentazione contrattuale e di essere venuti a conoscenza di avere aderito alle offerte del mercato libero di AXPO solo:

a. dopo la ricezione della fattura di pagamento;

b. direttamente, consultando l’estratto conto bancario e/o postale sui quali erano stati addebitati gli importi;

c. a fronte di un contatto telefonico;

d. a seguito della comunicazione dell’avvenuto switch dal precedente fornitore.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni interpellata ha rilevato che il teleselling “è strumento particolarmente invasivo della vita privata, che sottopone il soggetto contattato, virtuale fruitore dei servizi offerti, a una sollecitazione non richiesta sia rispetto al contenuto che al momento in cui essa avviene. Tale tecnica di contatto, creando un rapporto fondato su quanto comunicato dal professionista, è suscettibile di ingenerare una ragionevole fiducia nell’interlocutore, rendendo in tal modo possibile l’omissione di informazioni ovvero la fornitura di informazioni fuorvianti o non corrispondenti al vero”. Ha poi considerato che, “con riferimento al caso di specie, il mezzo di comunicazione utilizzato, in relazione al servizio offerto dal
Professionista, risulta complessivamente idoneo a sviluppare un significativo impatto sui consumatori che sulla base delle informazioni ricevute dagli agenti/procacciatori del Professionista potrebbero essere indotti ad assumere una decisione commerciale che altrimenti non avrebbero preso, così sviluppando in concreto la piena potenzialità promozionale della comunicazione su citata“.

Secondo l’Antitrust la condotta tenuta da AXPO, perlomeno nel periodo compreso tra il mese di luglio 2021 e il mese di febbraio 2022, appare connotata da profili di omessa vigilanza sui soggetti dalla stessa incaricati di formulare offerte commerciali in quanto non corrispondente a quell’onere minimo di diligenza che il consumatore medio si attende soprattutto in settori particolarmente complessi, come quello dell’energia, ove sussiste una forte asimmetria informativa tra Professionista e cliente. Asimmetria informativa che può essere colmata solo con un corretto trasferimento delle informazioni dalla parte contrattuale più forte che le detiene al cliente finale. Tale omessa diligenza ha determinato un numero significativo di attivazioni non richieste e quindi forniture di energia elettrica e gas a consumatori che non avevano realmente espresso un consapevole consenso. Per questi motivi alla società AXPO Italia S.p.A è stata erogata una sanzione amministrativa pecuniaria di 1.000.000 € (un milione di euro).

Nonostante gli interventi e le sanzioni da parte dell’autorità di controllo, il fenomeno dei call center aggressivi non accenna a diminuire, si susseguono a qualsiasi ora del giorno le telefonate per proporre tariffe convenienti o cambi di fornitore “obbligatori”. Per non cadere nella trappola bisogna mettere in pratica alcuni accorgimenti che puoi leggere qui.