Richiamo per “Filetti di Acciughe VEROSAPORE” e “Filetti di Acciughe CLASSICI” a marchio MAREBLU

Il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo per due tipi di filetti a marchio Mareblu, presenza di istamina in un caso mentre nell’altro vi è una potenziale alterazione organolettica. 

Il Ministero della Salute ha emanato due richiami che riguardano due tipi di filetti di acciughe a marchio Mareblu.

Nel primo caso il richiamo (che trovi qui), causato da potenziale alterazione organolettica a causa di maturazione accelerata, riguarda i “Filetti di Acciughe classici in olio di oliva” prodotti dal Grupo Conoscrio Compania Americana de Conservas S.A.C., con sede dello stabilimento nel Sector Mogote Grande a San Andres, Ica, Perù, in confezioni con peso netto di 90 grammi, mentre il peso netto sgocciolato è 48 grammi, lotti 0000368373, 0000364577 e 0000357181 e data di scadenza dell’8 ottobre 2023 e del 14 settembre 2023.

Nel secondo caso il richiamo (che trovi qui) , causato dalla possibile presenza di istamina oltre i limiti consentiti dalla legge, riguarda i “Filetti di acciughe Verosapore in olio extravergine di oliva” prodotti dal Grupo Conoscrio Compania Americana de Conservas S.A.C., con sede dello stabilimento nel Sector Mogote Grande a San Andres, Ica, Perù, in confezioni con peso netto di 90 grammi, mentre il peso netto sgocciolato è 48 grammi, lotto 0000368375, data di scadenza del 12 ottobre 2023) e lotto  0000357182, data di scadenza del 15 settembre 2023.

In entrambi i casi non bisogna consumare i prodotti con i numeri di lotto indicati ma restituirli al punto vendita che provvederà al rimborso del costo sostenuto per l’acquisto. Per qualsiasi chiarimento o richiesta specifica contattare Mareblu al numero verde 800 456 500 o inviando un’email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Istamina – clicca qui

L’istamina è una sostanza naturalmente presente nel nostro organismo. Modula diverse funzioni tra cui la secrezione di acido gastrico, diversi processi cerebrali e del sistema di difesa dell’organismo (risposta immunitaria). L’istamina può anche essere introdotta nell’organismo attraverso alcuni alimenti che ne contengono elevate concentrazioni, in particolare pesce, formaggio stagionato, cibi in scatola, cibi fermentati e vino rosso. L’ingestione di alte concentrazioni di istamina può causare effetti indesiderati anche gravi.

Nelle persone sane, l’istamina ingerita con gli alimenti viene rapidamente trasformata (metabolizzata) da molecole proteiche (enzimi) specifiche per l’istamina (aminossidasi). Tuttavia, se i suoi livelli raggiungono una soglia critica, può essere pericolosa per la salute. Può provocare l’insorgenza di reazioni simili a una forma allergica, tra cui nausea, vomito, diarrea, eruzioni cutanee e orticaria, asma e problemi respiratori, aritmia e tachicardia. Nelle persone in cui i livelli delle aminossidasi risultano insufficienti, a causa di una predisposizione genetica, di malattie gastrointestinali e di farmaci che li inibiscono, anche l’ingestione di piccole quantità di istamina può provocare gravi reazioni allergiche. I disturbi (sintomi) causati da una intossicazione da istamina compaiono molto rapidamente e possono durare fino ad un paio di giorni. Nelle persone sane non vi sono complicazioni, ma in chi ha già problemi respiratori (asma) o di controllo della pressione le manifestazioni cliniche posso essere più gravi. Nel caso si sospetti un’intossicazione da istamina, è consigliabile rivolgersi al proprio medico di famiglia, che provvederà alla prescrizione di antistaminici e cortisonici. Nei casi più gravi, in cui vi fosse l’insorgenza di disturbi respiratori e di pressione arteriosa bassa (ipotensione), è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso per ricevere la terapia più appropriata.