Agcm, provvedimenti cautelari per Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti per illegittime modifiche unilaterali al prezzo di fornitura

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato lo scorso 19 ottobre aveva avviato quattro istruttorie nei confronti di Iberdrola, E.ON, Dolomiti e Iren. Oggi sono stati emessi provvedimenti cautelari nei confronti di queste società.

Dopo aver avviato lo scorso 19 ottobre (https://adiconsumveneto.org/2022/10/19/agcm-avvia-diverse-istruttorie-sulle-compagnie-energetiche-per-mancato-rispetto-art-3-dl-aiuti-bis/) quattro istruttorie nei confronti di Iberdrola, E.ON, Dolomiti e Iren per mancato rispetto dall’art. 3 del Decreto Legge n. 115 del 9 agosto 2022 (cd. DL Aiuti bis), convertito in Legge n. 142 del 21 settembre 2022, oggi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha emesso i seguenti provvedimenti cautelari: Iberdrola ed E.ON dovranno da subito applicare le originarie condizioni di offerta e consentire di ritornare in fornitura alle originarie condizioni; Dolomiti e Iren sospendere le illegittime comunicazioni di modifica delle condizioni economiche di offerta

Durante le istruttorie, nessuna delle imprese ha adeguatamente giustificato la propria condotta, né ha ritenuto di modificarla, persistendo per tutte, dunque, le esigenze cautelari.

In particolare, Iberdrola ed E.ON hanno comunicato agli utenti la risoluzione del contratto di fornitura per eccessiva onerosità sopravvenuta, indebitamente condizionando i consumatori ad accettare un nuovo contratto a condizioni economiche ben peggiori ovvero a passare a forniture alternative.

Dolomiti ha impropriamente ritenuto valide le comunicazioni di modifica unilaterale del prezzo di fornitura inviate prima dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis (10 agosto 2022), mentre la norma fa salve solo le modifiche unilaterali “perfezionate” ovvero effettivamente applicate prima della stessa data.

Iren, infine, ha indebitamente comunicato alla clientela la scadenza delle offerte a prezzo fisso per applicare nuove e peggiorative condizioni di fornitura, sostituendo le precedenti comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche con nuove comunicazioni parimenti vietate dal Decreto Aiuti bis.

Per questi motivi l’Autorità ha disposto:

– nei confronti di Iberdrola e di E.On, l’obbligo di applicare le originarie condizioni di offerta, a favore dei consumatori che hanno sottoscritto nuovi contratti a condizioni peggiorative; di consentire di ritornare in fornitura alle originarie condizioni ai consumatori che, a seguito della risoluzione, hanno scelto un nuovo fornitore o sono stati trasferiti alla fornitura in regime di salvaguardia;

– nei confronti di Dolomiti e di Iren, la sospensione delle illegittime comunicazioni di modifica unilaterale delle condizioni economiche di offerta mantenendo, fino al 30 aprile 2023, il prezzo di fornitura applicato in data precedente al 10 agosto;

nei confronti delle quattro società, l’obbligo di informare i consumatori, individualmente e con la stessa modalità adottata in precedenza, sull’inefficacia delle comunicazioni inviate e sulle misure cautelari.

Le imprese dovranno comunicare all’Autorità, entro 5 giorni, le misure adottate per ottemperare ai provvedimenti cautelari.

L’Autorità è inoltre in attesa delle informazioni richieste alle altre 25 imprese energetiche (A2A Energia, Acea Energia, AGSM ENERGIA, Alleanza Luce & Gas, Alperia, AMGAS, ARGOS, Audax Energia, Axpo Italia, Bluenergy Group, Duferco Energia, Edison Energia, Enegan, Enel Energia, Engie Italia, Eni Plenitude, Enne Energia, Estra Energie, Hera Comm, Illumia, Optima Italia, Repower Italia, Sinergas, Sorgenia, Wekiwiin merito alle condotte da loro adottate dopo il 10 agosto e ad eventuali variazioni delle condizioni economiche di offerta.

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