La legge 20 maggio 2022 n.512 ha previsto un bonus benzina fino a 200 euro e il Decreto Aiuti Bis ha introdotto un aiuto per pagare le bollette. A chi spettano e come richiederli?
Il bonus benzina 2022 è un contributo introdotto dal governo con l’art. 2 del DL 21/2022 ed è previsto per i lavoratori del settore privato, gli studi professionali e i lavoratori autonomi che dispongano di propri dipendenti, quindi esclusi i lavoratori delle pubbliche amministrazioni.
L’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 27/E (https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4562953/Circolare_n_27_del_14_07_2022.pdf/d271dc9d-4c23-f911-11e4-7cb8169ced81), ha indicato quali sono i datori di lavoro e i lavoratori interessati dal beneficio, le modalità di erogazione e le regole da seguire nel caso in cui siano riconosciuti come premio di risultato.
I punti principali della circolare
Il datore di lavoro non è obbligato ma può volontariamente decidere di dare ai propri dipendenti i buoni benzina, questi possono essere corrisposti da subito, senza preventivi accordi contrattuali. Ne consegue che il lavoratore non deve presentare alcuna domanda per ottenere il buono.
Sui buoni benzina fino a 200, il dipendente non paga alcuna imposta e l’azienda lo deduce interamente dal proprio reddito, un vantaggio per entrambi. Se il dipendente chiede l’erogazione dei premi di risultato in buoni benzina, avrà diritto all’esenzione da imposta sia per il paniere di beni e servizi offerti fino ad un valore di euro 600, sia per i buoni benzina per un valore di euro 200. Superati questi importi, verrà applicato il prelievo sostitutivo previsto per i premi di risultato.
Il buono benzina verrà erogato sotto forma di ticket e utilizzato nei distributori per pagare benzina, gasolio, Gpl o ricaricare auto elettriche. I buoni dovranno essere erogati dalle aziende entro il 12 gennaio 2023. Il lavoratore potrà utilizzarli entro la data di scadenza indicata sul buono.
Aiuti per pagare le bollette
Il DL 9 agosto 2022 n.115 (cd Decreto Aiuti bis) ha aumentato da 258,23 a 600 euro il valore dei beni ceduti e dei servizi che non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente. Questo aumento è stato introdotto dal Governo con l’obiettivo di includere i contributi che il datore di lavoro decide di riconoscere ai lavoratori dipendenti per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, allo scopo di aiutare le famiglie a far fronte al caro energia. Come il bonus benzina anche questo aiuto per pagare le bollette è su base volontaria da parte del datore di lavoro mentre le istruzioni sulle modalità di erogazione non sono ancora disponibili.
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